Ecco i punti più importanti della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea riguardante Facebook e Meta Platforms:
1. L’autorità federale garante della concorrenza ha vietato a Meta Platforms e società affiliate di subordinare l’uso di Facebook da parte degli utenti privati residenti in Germania al trattamento dei loro dati personali off Facebook senza il loro consenso informato.
2. La Corte ha stabilito che un’autorità garante della concorrenza può rilevare che le condizioni generali di trattamento dei dati di un’impresa non sono conformi al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) nel contesto dell’esame dell’abuso di posizione dominante.
3. Il trattamento di dati personali da parte di un operatore di un social network online, che raccoglie dati di utenti da altri servizi e li utilizza, può essere considerato necessario per eseguire un contratto solo se tale trattamento è essenziale per il raggiungimento dell’oggetto principale del contratto.
4. La Corte ha precisato che un utente di un social network online che consulta siti Internet o applicazioni in determinate categorie, e inserisce dati in essi o attiva pulsanti di selezione integrati, rende pubblici i dati solo se ha espresso esplicitamente e liberamente la sua scelta di renderli accessibili a un numero illimitato di persone.
